La fuga dell’uomo

“C’è una stella su nel ciel…”

II domenica di Avvento : “Quando le gambe gli si furono sgranchite, Pinocchio cominciò a camminare da sè”

Eccoci, siamo nella seconda domenica di Avvento e la liturgia di oggi ci presenta l’annuncio di Profeta Isaia per quanto riguarda il precursore del Messia. L’evangelista Mateo indica Giovanni come il compimento di questa profezia: da Lui sentiamo la voce di uno che grida nel deserto : Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! 

 Ma per capire meglio il senso di questa profezia, dobbiamo tornare alle radici—Perché Dio ha mandato questi profeti? Perché Dio ha dovuto mandare suo Figlio? Perché Dio si è fatto uomo?

 Queste domande sono traboccanti ma cerchiamo di semplificarle usando la storia di Pinocchio che abbiamo iniziato domenica scorsa. Abbiamo visto la figura di Geppetto che voleva creare dal legno “un burattino meraviglioso” e non come Maestro Ciliegia che voleva solo creare una gamba di tavolino.

Geppetto con la sua insistenza e passione, è riuscito a creare questo burattino che sarebbe il suo compagno di viaggio ma subito Lui ha notato che questo burattino è molto particolare: è un burattino birichino. “Quando le gambe gli si furono sgranchite, Pinocchio cominciò a camminare da sé e a correre per la stanza; finché, infilata la porta di casa, saltò nella strada e si dètte a scappare.”

Ecco, le prime azioni di questo Burattino  sono quasi indizi di ribellione contro il suo Creatore, contro suo Babbo… Infatti, prima ancora di mettere le gambe, Pinocchio faceva già dei capricci: rideva, tirava fuori la lingua, aveva preso la parrucca di Geppetto e questa insolenza gli faceva triste e malinconico: “Birba di un figliolo! Non sei ancora finito di fare, e già cominci a mancar rispetto a tuo padre! Male, ragazzo mio, male! E si riasciugò una lacrima.”

Immaginiamo il dolore, la tristezza e la disperazione di Geppetto quando, appena messo le gambe, “il suo compagno di viaggio” si è scappato da casa.

Cardinal Biffi e Nembrini vedono in questo episodio la stessa “fuga dell’uomo”, la ribellione dell’uomo contro il suo Creatore…

Adamo e Eva, dopo che avevano mangiato il frutto proibito, si erano nascosti… diceva il libro della Genesi: “e l’uomo con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: “Dove sei?”

La fuga di Pinocchio e la ribellione dell’uomo. “La fuga da casa… Il peccato originale è la fuga dalla casa del padre, e quel che faremo da qui in poi non sarà altro che andare a vedere tutti i tentativi che il burattino farà per tornare a casa. Tutta l’avventura di Pinocchio, in analogia con la storia dell’umanità, con la storia di ciascuno di noi, è il racconto dei tentativi per ritornare al padre, cioè per tornare quello che eravamo chiamati ad essere fin dal principio”.

Ma Dio fa un passo più grande di Geppetto, Lui vuole raggiungere le sue creature, le donne e gli uomini ribelli, Dio vuole farli tornare a casa subito.  E quindi ha fatto una promessa: Manderò mio Figlio a prenderli… Prima della venuta del Figlio, aveva mandato ancora dei messaggeri, dei profeti.

Oggi nella nostra liturgia, si presenta Giovanni Battista, il precursore del Messia, che dal deserto gridava: “Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri» cioè “Facciamo una autostrada così il Signore possa raggiungerci presto!  Così possiamo tornare a casa il prima possibile!”


Restavano sempre da fare le gambe e i piedi.

Quando Geppetto ebbe finito di fargli i piedi, sentì arrivarsi un calcio sulla punta del naso.

— Me lo merito! — disse allora fra sè. — Dovevo pensarci prima! Ormai è tardi! —

Poi prese il burattino sotto le braccia e lo posò in terra, sul pavimento della stanza, per farlo camminare.

Pinocchio aveva le gambe aggranchite e non sapeva muoversi, e Geppetto lo conduceva per  la mano per insegnargli a mettere un passo dietro l’altro.

Quando le gambe gli si furono sgranchite, Pinocchio cominciò a camminare da sè e a correre per la stanza; finchè, infilata la porta di casa, saltò nella strada e si dètte a scappare.

E il povero Geppetto a corrergli dietro senza poterlo raggiungere, perché quel birichino di Pinocchio andava a salti come una lepre, e battendo i suoi piedi di legno sul lastrico della strada, faceva un fracasso, come venti paia di zoccoli da contadini.