ANGOLO MEDIO


Incontro dell’8 Aprile

Il nostro giardino di Pasqua continua..

…IL TERZO GIORNO È RESUSCITATO, SECONDO LE SCRITTO, È SALITO AL CIELO, SIEDE ALLA DESTRA DEL PADRE…

Pasqua=passare oltre…

  • Oltre la pigrizia, oltre l’invidia, oltre i preconcetti e i pregiudizi, oltre l’egoismo….
  • Per essere rinascere ogni giorno come persone nuove…
  • Per “passare oltre” per trovare il coraggio di fare ciò abbiamo paura di non saper fare occorre ….IL SERVIZIO..

Vangelo di Luca 22,24-27

Nel fare servizio ci mettiamo alla prova

-fare servizio è come dire <se hai bisogno ci sono>

-fare servizio è condividere

-fare servizio è capire come essere d’aiuto

-fare servizio è capire dov’è il mio posto

…E LA PREGHIERA

Vangelo di Luca 22,39-46

  • la preghiera ci aiuta nelle scelte
  • la preghiera ci dà coraggio
  • la preghiera ci aiuta nel momento in cui non sappiamo bene cosa fare
  • la preghiera è come seminare e zappare, prima o poi il fiore cresce

Incontro dell’1 Aprile

Il nostro giardino di Pasqua continua..

MORÌ E FU SEPOLTO….
Giudicare noi stessi e gli altri senza preconcetti e paure, accettate gli altri, offrire una seconda occasione, perdonare… quando non ascoltiamo il grido di soffre perdiamo la capacità di essere d’aiuto, di ascoltare, di accogliere…. perdiamo la nostra umanità e quando perdiamo la nostra umanità, Dio muore….

Il cuore dell’uomo è fatto per amare e per sognare e ogni volta che l’uomo ama e sogna, guarda il mondo così come lo guarda Dio.

Vangelo di Giovanni 8,1-11

1Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. 2Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. 3Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e 4gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. 7Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». 8E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. 10Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Incontro del 25 Marzo

Il nostro giardino di Pasqua continua..

Introduzione:

L’importante è avere pazienza e dare sempre una seconda possibilità, perché non ci possiamo lamentare di non averla se non siamo i primi a darla.

Bisogna impegnarsi per capire quando si sta oltrepassando il limite e scegliere di fermarsi.

IL PADRE MISERICORDIOSO IN GIF

11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli.12 Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze.

13 Dopo non molti giorno, il figlio più giovane, raccolse le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.

14 Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15 Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò a nei campi a pascolare i porci.16 Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava.

17 Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!18 Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te;19 non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni.

20 Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse in incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio.

22 Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi.23 Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.

25 Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze;26 chiamò un servo e gli domandò che coosa fosse tutto ciò.27 Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto tutto ciò.27 Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo.

28 Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo.29 Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici.30 Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso.

31 Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo;32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».

Incontro del 18 Marzo

Il nostro giardino di Pasqua continua..

Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato……

Vangelo di Luca 13,1-9

1 In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. 2Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? 3No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. 4O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Parabola del fico sterile

6Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. 7Allora disse al vignaiolo: «Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Taglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?». 8Ma quello gli rispose: «Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. 9Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai»».

Pilato se ne lava le mani per:

Indifferenza – Paura di conseguenze poco piacevoli- Volontà di non assumersi le proprie responsabilità – La paura di assumersi un impegno …

Quando non non ci assumiamo le nostre responsabilità perdiamo di credibilità e appariamo come persone negative – Quando non ci assumiamo le nostre responsabilità, gli altri ne pagano le conseguenze.

Il vignaiolo dimostra:

Impegno alla pazienza e alla cura – La volontà di dare una seconda possibilità – Impegno a portare buoni frutti e, al contrario di Pilato si mette in gioco

Quindi… Impegnarsi e assumersi le proprie responsabilità è una scelta, impegnarsi nell’avere pazienza è una scelta.

Incontro dell’11 Marzo

Il nostro giardino di Pasqua continua…

LC 9,28-36 – 28 Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. 29 E, mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30 Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31 apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme. 32 Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. 33 Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quel che diceva. 34 Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all’entrare in quella nube, ebbero paura. 35 E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo». 36 Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.


–> Cosa fanno i discepoli? partecipano
–> Quando i discepoli cercano di montare le tende, cosa sono? coinvolti
–> Da partecipanti a coinvolti (prima in autonomia, poi da Dio stesso): partecipare vuol dire esserci in quel momento, prendere parte ad un qualcosa, impegnarsi.
–> La presenza è partecipazione.
Siamo coinvolti
-quando quello che facciamo ci appassiona,
-quando c’è da fare, magari insieme
Noi partecipiamo

-quando interrogano un altro

-quando guardo la partita
-messa (tranne quando padre Michele ci fa le domande)

Se non partecipiamo non abbiamo diritto di criticare chi partecipa
Quando siamo coinvolti?

  • quando viviamo sia qualcosa di bello che qualcosa di brutto, anche crudele
  • quando facciamo un sacrificio sacrificio (anche piccolo)
  • quando mi metto al servizio di qualcosa o di qualcuno
  • quando qualcosa mi attira
  • quando sono interrogato
  • quando mi fanno delle domande
  • quando faccio delle cose insieme agli amici
  • quando gioco a calcio
  • quando padre Michele fa domande a messa.
  • Il coinvolgimento è un atto pratico/attivo ma anche un momento emotivo

Incontro del 4 Marzo

There’s no such thing as a winnable war / It’s a lie we don’t believe anymore” – “non esistono guerre che possono essere vinte / è una bugia a cui non crediamo più”. Sting 1985

SCEGLIERE – INTRODUZIONE PER RIFLETTERE INSIEME
scegliere di fidarsi, di affidarsi agli altri e a Dio, di conservare e custodire ciò che ci viene dato.

Scegliere di essere liberi, non di fare “qualcosa” ma di fare ciò che si ritiene giusto, bello, buono.

Scegliere la tenerezza del dono, del conforto, di donare qualcosa di proprio, il proprio tempo, la propria fatica.

Scegliere di amare, il coraggio di accogliere, di mettersi in gioco, il rischio di una trasformazione.

Scegliere di perdonare, di chiedere scusa, di ritrovare un nuovo equilibrio con reciprocità.

Scegliere di vivere la realtà che ci circonda, di entrare in relazione con essa e di conseguenza con gli altri.

Di farsi coinvolgere, di partecipare, di impegnarsi perché fare insieme aggiunge valore.
La sfida più grande non è essere buoni ma

…ESSERCI, CONTRIBUIRE, AGIRE, ATTIVAMENTE.

Lettura del Vangelo di Luca

LC 4,2-131Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, 2per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. 3Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». 4Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo».
5Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra 6e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. 7Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». 8Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto».
9Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; 10sta scritto infatti:
Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo
affinché essi ti custodiscano;
11e anche:
Essi ti porteranno sulle loro mani
perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
12Gesù gli rispose: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».
13Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.


Dalla parola …a noi:

Scegliere è decidere, Francesca T | Scegliere è riflettere su più cose Giacomo | Scegliere è fare un confronto Samuele | Scegliere è cercare di trovare una risposta | Il deserto rappresenta un posto in cui poter ascoltare Dio….e anche se stessi, Luca e Francesca F.