Nicolò, Michela, Francesca, Gioventù di casa 2022

LETTERA DI INGRESSO

“Gioventù di casa” è un progetto che ormai abita da diversi anni nella nostra parrocchia e che vede come protagonisti alcuni ragazzi che scelgono di vivere gli ambienti della cascina e ne fanno CASA.

Per noi, Michela, Francesca e Nicolò, abitare la cascina è una SCELTA.

Abbiamo scelto di metterci a disposizione della comunità e fare della cascina la nostra casa, in cui vivere le nostre giornate e farlo con fede e riconoscenza.

Siamo tre animatori del Gruppo Giovani e Nicolò fa anche parte della Comunità Capi degli Scout e ci piace metterci in gioco per aiutare in un cammino di crescita i ragazzi più piccoli di noi, di cui dobbiamo prenderci cura, come è stato fatto con noi in passato e come tuttora ci viene insegnato.

Siamo tre persone molto diverse tra loro ma con ideali affini: per noi la comunità è una FAMIGLIA e come tale siamo certi che ci accompagnerà durante il nostro percorso.

Michela e Nicolò vivono la comunità da ormai 21 anni, mentre Francesca ci ha raggiunti dalla Parrocchia di San Cassiano e fin da subito si è resa conto del grande albero, che è la nostra comunità, che è stato piantato ormai diversi anni fa e di cui, ancora oggi, alcune persone si prendono cura partecipando e vivendo la cascina. Ora, per entrare a far parte in maniera ancora più salda, ha scelto di viverla anche lei.

Ci rendiamo conto dell’importanza del testimone che ci è stato consegnato da Anna, Sara e Camilla, che hanno vissuto durante l’ultimo anno, e il nostro obiettivo è quello di continuare questo percorso con la stessa impronta che loro stesse hanno lasciato.

Il proposito è di vivere tre mesi insieme a partire dal mese di marzo, con la speranza che questo periodo possa tramutare in una frazione di tempo più ampia.

Ci impegneremo a partecipare alla funzione domenicale e ai gruppi di cui facciamo parte.

Tramite questa scelta, cureremo la nostra casa e lo spazio esterno che la circonda con gioia e passione, con il desiderio di rafforzare il legame di amicizia che ci accompagna da diversi anni.

Con la speranza che le norme vigenti ce lo permettano, organizzeremo momenti di vita comunitaria per unirci in maniera ancora più profonda.

Non abbiamo mai vissuto insieme e ci auguriamo che questo possa arricchirci, con la consapevolezza delle difficoltà che si potrebbero incontrare durante una convivenza.

Tutti e tre frequentiamo l’università, per cui sarà anche un modo per condividere insieme i momenti più impegnativi che questa comporta.

Noi crediamo molto in questa esperienza e abbiamo scelto, consapevolmente, di viverla e speriamo che voi come comunità possiate farlo insieme a noi.


LA LETTERA DI SALUTO

Ciao a tutti.

La nostra esperienza di “Gioventù di casa” volge al termine.

Sono stati nove mesi di convivenza che ci hanno fatto crescere molto, ponendoci di fronte a scelte alla quale non eravamo mai stati sottoposti. È stata un’esperienza davvero unica, che ha fatto sì che il nostro legame di amicizia che ci unisce ormai da diversi anni, si sia stretto in maniera ancora più salda. Ci siamo conosciuti ancora più profondamente e spesso ci siamo confidati perché sicuri della fiducia che avremmo riposto.

Non nascondiamo che ci siano state alcune difficoltà di percorso, che abbiamo condiviso specialmente con chi ha vissuto l’esperienza prima di noi e ci ha suggerito alcuni consigli di cui facciamo dono. Abbiamo vissuto insieme momenti importanti delle nostre vite, alcuni più tristi, altri di gioia e serenità. Questi sono stati accompagnati dall’incontro con alcuni scout della Ross che abbiamo ospitato per la notte e con cui abbiamo condiviso una serata di idee e riflessioni.

Ci piace pensare a questa esperienza come a un tassello del puzzle della Vita. Pian piano aggiungeremo sempre più pezzi, ma siamo certi che questo sarà uno dei più importanti e colorati.

Il bilancio dell’esperienza è stato più che positivo e per questo ci auguriamo che possa e voglia essere vissuta anche dai ragazzi più piccoli di noi.

Vogliamo concludere ringraziandovi, ringraziando tutta la comunità che ogni volta che viveva gli spazi della cascina ci faceva un saluto e ci faceva sentire parte della loro realtà.

Grazie a mamma e papà che ci hanno permesso di spiccare il volo e che sono sempre stati disponibili ogni volta che ne avevamo bisogno, che fosse per una doga del divano rotta oppure per una condivisione di dubbi e perplessità.

Grazie a Padre Michele che ci è stato vicino all’inizio del nostro percorso e che ancora oggi ci appoggia e si mostra come porto sicuro al quale rivolgersi.

Grazie a Lisa e a Suor Ada che ci hanno vegliato e che si sono mostrate come mura portanti della CASA.

Michela, Francesca e Nicolò