DOMENICA DI PASQUA – RISURREZIONE DEL SIGNORE (ALLA MESSA DEL GIORNO)

ingresso:

Musica di festa

Cantate al Signore un cantico nuovo,
splende la sua gloria!
Grande la sua forza, grande la sua pace,
grande la sua santità.


In tutta la terra popoli del mondo
gridate la sua fedeltà.
Musica di festa, musica di lode,
musica di libertà.


Agli occhi del mondo ha manifestato
la sua salvezza!
Per questo si canti, per questo si danzi,
per questo si celebri.


Con l’arpa ed il corno, con timpani e flauti,
con tutta la voce!
Canti di dolcezza, canti di salvezza,
canti d’immortalità.


I fiumi ed i monti battono le mani
davanti al Signore!
La sua giustizia giudica la terra,
giudica le genti.


Al Dio che ci salva gloria in eterno!
Amen! Alleluia!
Gloria a Dio Padre, gloria a Dio Figlio,
gloria a Dio Spirito!

Antifona

Sono risorto, o Padre, e sono sempre con te. Alleluia.
Hai posto su di me la tua mano. Alleluia.
È stupenda per me la tua saggezza. Alleluia, alleluia. (Cfr. Sal 138,18.5-6)

Oppure:

Il Signore è veramente risorto. Alleluia.
A lui gloria e potenza
nei secoli eterni. Alleluia, alleluia. (Cfr. Lc 24,34; Ap 1,6)

Colletta

O Padre, che in questo giorno, per mezzo del tuo Figlio unigenito,
hai vinto la morte e ci hai aperto il passaggio alla vita eterna,
concedi a noi, che celebriamo la risurrezione del Signore,
di rinascere nella luce della vita,
rinnovati dal tuo Spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Prima Lettura

Noi abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.

Dagli Atti degli Apostoli
At 10,34a.37-43

In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale
Dal Sal 117 (118)

R. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre». R.

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore. R.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi. R.

Seconda Lettura

Cercate le cose di lassù, dove è Cristo; oppure: Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Col 3,1-4

Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.

Parola di Dio

Oppure:  

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Corinti
1Cor 5, 6-8

Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, non sapete che un po’ di lievito fa fermentare tutta la posta? Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete àzzimi.
E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!
Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con àzzimi di sincerità e di verità.

Parola di Dio

SEQUENZA
Solo oggi è obbligatoria; nei giorni fra l’ottava è facoltativa.

Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.

In latino:
Victimae pascháli laudes
ímmolent christiáni.
Agnus redémit oves:
Christus innocens
Patri reconciliávit peccatóres.

Mors et vita
duéllo conflixére mirándo:
dux vitae mórtuus regnat vivus.

Dic nobis, Maria,
quid vidísti in via?
Sepúlcrum Christi vivéntis:
et glóriam vidi resurgéntis.
Angélicos testes,
sudárium et vestes.
Surréxit Christus spes mea:
praecédet suos in Galilaéam.

Scimus Christum
surrexísse a mórtuis vere:
tu nobis, victor Rex,
miserére.

Acclamazione al Vangelo

Alleuia, alleluia.

Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:
facciamo festa nel Signore. (Cfr. 1Cor 5,7-8)

Alleluia, alleluia.

Vangelo

Egli doveva risuscitare dai morti. Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 20,1-9

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Parola del Signore

Dove si celebra la Messa vespertina si può anche proclamare il seguente Vangelo:

Resta con noi perchè si fa sera.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 24, 13-35

      Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana,] due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Parola del Signore

Frutto della nostra terra

Frutto della nostra terra
Del lavoro di ogni uomo
Pane della nostra vita
Cibo della quotidianità

Tu che lo prendevi un giorno
Lo spezzavi per i tuoi
Oggi vieni in questo pane
Cibo vero dell’umanità

E sarò pane, e sarò vino
Nella mia vita, nelle tue mani
Ti accoglierò dentro di me
Farò di me un’offerta viva
Un sacrificio gradito a te

Frutto della nostra terra
Del lavoro di ogni uomo
Vino delle nostre vigne
Sulla mensa dei fratelli tuoi

Tu che lo prendevi un giorno
Lo bevevi con i tuoi
Oggi vieni in questo vino
E ti doni per la vita mia

E sarò pane, e sarò vino
Nella mia vita, nelle tue mani
Ti accoglierò dentro di me
Farò di me un’offerta viva
Un sacrificio gradito a te
Un sacrificio gradito a te

Servo per amore

Una notte di sudore
Sulla barca in mezzo al mare
E mentre il cielo si imbianca già,
Tu guardi le tue reti vuote.
Ma la voce che ti chiama
Un altro mare ti mostrerà
E sulle rive di ogni cuore,
Le tue reti getterai.

Offri la vita tua come Maria
Ai piedi della croce
E sarai servo di ogni uomo,
Servo per amore,
Sacerdote dell’umanità.

Avanzavi nel silenzio
Fra le lacrime e speravi
Che il seme sparso davanti a Te
Cadesse sulla buona terra.
Ora il cuore tuo è in festa
Perché il grano biondeggia ormai,
è maturato sotto il sole,
Puoi riporlo nei granai.

Resurrezione

Che gioia ci hai dato, Signore del cielo
Signore del grande universo!
Che gioia ci hai dato, vestito di luce
Vestito di gloria infinita,
Vestito di gloria infinita!

Vederti risorto, vederti Signore,
Il cuore sta per impazzire!
Tu sei ritornato, Tu sei qui tra noi
E adesso Ti avremo per sempre,
E adesso Ti avremo per sempre.

Chi cercate, donne, quaggiù,
Chi cercate, donne, quaggiù?
Quello che era morto non è qui:
è risorto, sì! come aveva detto anche a voi,
Voi gridate a tutti che
è risorto Lui,
A tutti che
è risorto Lui!

Tu hai vinto il mondo, Gesù,
Tu hai vinto il mondo, Gesù,
Liberiamo la felicità!
E la morte, no, non esiste più, l’hai vinta Tu
E hai salvato tutti noi,
Uomini con Te,
Tutti noi,
Uomini con Te.

Offri la vita tua come Maria
Ai piedi della croce
E sarai servo di ogni uomo,
Servo per amore,
Sacerdote dell’umanità.

Sulle offerte

Esultanti per la gioia pasquale,
ti offriamo, o Signore, questo sacrificio
nel quale mirabilmente rinasce e si nutre la tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione

Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Alleluia.
Celebriamo dunque la festa
con azzimi di sincerità e di verità. Alleluia, alleluia. (1Cor 5,7-8)

Oppure:

Il primo giorno della settimana,
Maria di Magdala si recò al sepolcro di mattino,
e vide che la pietra era stata rimossa dal sepolcro. Alleluia. (Gv 20,1)

Oppure:

Gesù, il crocifisso, è risorto, come aveva predetto. Alleluia. (Cfr. Mt 28,5.6; cfr Mc 16,6; Lc 24,6)

Oppure alla sera, se si legge il vangelo dei discepoli di Emmaus:

Resta con noi, Signore, perché si fa sera
e il giorno è ormai al tramonto. Alleluia. (Lc 24, 29)

Dopo la comunione

Proteggi sempre la tua Chiesa, Dio onnipotente,
con l’inesauribile forza del tuo amore,
perché, rinnovata dai sacramenti pasquali,
giunga alla gloria della risurrezione.
Per Cristo nostro Signore.

Benedizione solenne

In questo santo giorno di Pasqua,
Dio onnipotente vi benedica
e, nella sua misericordia,
vi difenda da ogni insidia del peccato.
R/. Amen.

Dio che vi rinnova per la vita eterna,
nella risurrezione del suo Figlio unigenito,
vi conceda il premio dell’immortalità futura.
R/. Amen.

Voi, che dopo i giorni della passione del Signore
celebrate nella gioia la festa di Pasqua,
possiate giungere con animo esultante alla festa senza fine.
R/.  Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio † e Spirito Santo,
discenda su di voi
e con voi rimanga sempre.
R/.  Amen.

Mercoledì delle ceneri 2021

Com’è bello

Come è bello come da gioia che i fratelli stiano insieme.

E’ come unguento che dal capo discende giù

sulla barba di Aronne.

E’ come unguento che dal capo discende giù

sugli orli del manto.

Come è bello come da gioia che i fratelli stiano insieme.

E’ come rugiada che dall’ Ermon discende giù

sui monti di Sion.

Li benedice il Signore dall’alto, la vita

gli dona in eterno.

Come è bello come da gioia che i fratelli stiano insieme.


Prima Lettura

Dal libro del profeta Gioele
Gl 2,12-18

Così dice il Signore:
«Ritornate a me con tutto il cuore,
con digiuni, con pianti e lamenti.
Laceratevi il cuore e non le vesti,
ritornate al Signore, vostro Dio,
perché egli è misericordioso e pietoso,
lento all’ira, di grande amore,
pronto a ravvedersi riguardo al male».
Chi sa che non cambi e si ravveda
e lasci dietro a sé una benedizione?
Offerta e libazione per il Signore, vostro Dio.
 
Suonate il corno in Sion,
proclamate un solenne digiuno,
convocate una riunione sacra.
Radunate il popolo,
indite un’assemblea solenne,
chiamate i vecchi,
riunite i fanciulli, i bambini lattanti;
esca lo sposo dalla sua camera
e la sposa dal suo talamo.
Tra il vestibolo e l’altare piangano
i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano:
«Perdona, Signore, al tuo popolo
e non esporre la tua eredità al ludibrio
e alla derisione delle genti».
Perché si dovrebbe dire fra i popoli:
«Dov’è il loro Dio?».
 
Il Signore si mostra geloso per la sua terra
e si muove a compassione del suo popolo.

Parola di Dio


Salmo Responsoriale
Dal Sal 50 (51)

R. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto. R.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mia labbra
e la mia bocca proclami la tua lode. R.


Seconda Lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
2Cor 5,20 -6,2

Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta . Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.

Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti:
«Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso».
 Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!

Parola di Dio


Come la pioggia e la neve

Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra;
Così ogni mia parola non ritornerà a me
senza operare quanto desidero,
senza aver compiuto ciò per cui l’avevo mandata.
Ogni mia parola, ogni mia parola.


Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,1-6.16-18
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
 
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
 
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
 
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Parola del Signore


Go down Moses 

When Israel was in Egypt’s land  
Let my people go 
Oppressed so hard they could not stand  
Let my people go 
Go down, Moses, way down in Egypt’s land 
Tell ol’ Pharaoh, Let my people go. 
 
So Moses went to Egypt land… 
Let My People Go! 
He made all Pharaoes understand… 
Let My People Go! 
‘Go down, Moses way down in Egypt land 
tell all Pharaoes ‘Let My People Go!’ 
 
Thus spoke the Lord, bold Moses said: 
-Let My People Go! 
‘If not I’ll smite, your firstborn’s dead’ 
-Let My People Go! 
 
‘Go down, Moses way down in Egypt land 
tell all Pharaoes ‘Let My People Go!’ 


Servire è regnare

Guardiamo a te che sei maestro e signore
chinato a terra stai ci mostri che l’amore
è cingersi il grembiule sapersi inginocchiare
ci insegni che amare è servire.


Fa che impariamo Signore da te
che più grande chi più sa servire
chi si abbassa è chi si sa piegare
perché grande è soltanto l’amore.

È ti vediamo poi maestro e signore
che lavi i piedi a noi che siamo tue creature
e cinto del grembiule che manto tuo regale
ci insegni che servire è regnare.


Fa che impariamo Signore da te
che più grande chi più sa servire
chi si abbassa è chi si sa piegare
perché grande è soltanto l’amore.


Nada te turbe

Nada te turbe, nada te espante
Quien a Dios tiene, nada le falta
Nada te turbe, nada te espante
Solo Dios basta.


Santo

Santo santo santo sei signore
Il signore Dio dell’universo
I cieli e la terra pieni son della tua gloria
Osanna nellalto dei cieli
Benedetto è colui che viene, che viene nel nome del signore
Osanna osanna nellalto dei cieli
Osanna nell’altro dei cieli


Impronte

( E.Bernocco, E. Temistocle, E. Vinci)

Parla con me

nel silenzio della notte ti ascolterò

nella calma del cuore sentirai

che sono qui con te

RIT.

Seguirò le tue impronte

metterò i miei piedi nei tuoi

canterò di un nuovo orizzonte

e crederò, crederò

Sei la gioia che vince la paura

se la luce che rischiara la strada più scura

sei carezza di vento

sei il coraggio che sento dentro

sei la voce di un cambiamento

che aspetto da un po’

RIT.

Quando perdo la fiducia

soffia ancora un’aria nuova

troverò la forza

per camminare ancora

Prendo in braccio anche il tuo peso

lo Spirito non si è arreso

il mio passo è più leggero

accanto a Te ( 2 Volte)

RIT.

Vivere la Cascina 2020

Abbiamo proposto queste riflessione durante la celebrazione del 6 Settembre:

Come molti già sapranno, da ormai una settimana io (Michela), Mara, Margherita e Nicolò stiamo vivendo la cascina come casa. Abbiamo scelto di portare all’altare un mazzo di chiavi come simbolo del nostro progetto e del nostro impegno al servizio della comunità, per restituire ciò che ci è stato donato durante il nostro cammino. Da una citazione di Buffett “C’è qualcuno seduto all’ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa.”, e vorremmo ringraziare chi, prima di noi, si è preso cura di questo luogo che oggi più che mai possiamo chiamare casa.

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Salve a tutti!
Siamo Michela, Mara, Margherita e Nicolò del gruppo giovani. Vorremmo presentare il progetto “vivere la cascina”. La finalità è quella di far ripartire la vita comunitaria, in particolare il gruppo giovani, abitando gli spazi liberi dell’oratorio nella prima settimana di settembre.
Ci impegniamo ad organizzare attività che includano la comunità.


In particolare proponiamo:

Mercoledì 2/09:

vespri h 19. 30
cena al sacco h 20
a seguire karaoke

Venerdì 4/09

momento di preghiera h 21


Lunedì 7/09

cinema all’aperto h 21


Con questi momenti insieme vogliamo vivere la cascina come casa e per farlo abbiamo bisogno anche della vostra presenza.

Grazie!

Carnevale 2018
Pentecoste 2020